Das Stück spielt in einem Wohnblock, in dem sich zwei durch eine Wand getrennte Personen unterhalten…
Die eine ist eine ältere Lehrerin im Ruhestand, die andere ein junger Mann mit großen Hoffnungen, der sein neues Haus, das er mühsam mit einer Hypothek erworben hat, in Ordnung bringt und dabei die Nachtruhe der älteren Frau erheblich stört.
Alles geschieht in einer Nacht. Die beiden reflektieren über die Situationen, die Mauern in der Art und Weise schaffen, wie sie von Menschen als Individuen oder Völkern erlebt oder genutzt werden. Gefängnisaufstände, Erwartungen und Hoffnungen nach dem Fall der Berliner Mauer, Menschen, die sich verbarrikadieren, um sich vor anderen zu schützen, Mauern als Symbol für Spaltungen und Trennungen innerhalb von Familien… Die Themen des Stücks spiegeln eine menschliche Verfassung von brennender Aktualität wider.
S’ARZA | Organismo di Produzione Teatrale
Si costituisce nel 1978, svolgendo un’attività teatrale connessa con la conoscenza dei linguaggi corporei e delle possibilità comunicative della voce. Attualmente è riconosciuto dal Ministero dello Spettacolo fra le strutture nazionali professionistiche. Gestisce uno spazio all’interno del quale porta avanti un lavoro di ricerca teatrale e di laboratorio, organizzando, in oltre 30 anni di attività, rassegne, seminari, festival con artisti internazionali. Dal 1986 sviluppa una ricerca fra teatro contemporaneo e linguaggi popolari tradizionali che lo porta a produrre nel 1990 il libro “Alle Radici del Teatro” al quale segue il cofanetto “Il Carnevale in Barbagia”, tre documentari antropologici sui principali carnevali del centro Sardegna. Produce lo spettacolo “La casa dei contadini”, nel
‘91/’93 promuove l’E.A.S.T. (European Association Student of Theatre) in Sardegna e costituisce a Sassari la struttura nazionale T.A.U. (Teatri Associati Universitari). Le ultime produzioni del TEATRO S’ARZA sono “Tzia Birora” sulla memoria etno-antropologica della Sardegna, “Uno nessuno centomila” da Luigi Pirandello, ”La sua fine e il suo principio” da Herman Hesse , “Racconti di paesi lontani” sulla cultura di possessione sarda ed ebraica, la trilogia su muri, mura, porte, finanziata dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo di cui fanno parte “Muri a cielo aperto”, “Le stanze della solitudine”, “All’ingresso del villaggio”, “Cicatrici”. Tutte le produzioni sono state presentate in diversi festival nazionali ed internazionali.
regia::
Romano Foddai
collaborazione drammaturgica: :
Renata Molinari
con: :
Maria Paola Dessì, Stefano Petretto luci e fonica Emilio Foddai
luci e fonica::
Emilio Foddai
Category:
edizione 2023