La vedova scalza

Theandric

Siamo nella Barbagia degli anni ‘30, popolata di piccoli paesi in cui la vita è regolata dai podestà fascisti e dalle leggi non scritte della società tradizionale. La violenza è ovunque. La donna ne fa parte in quanto essere quasi annichilito: dedita alla vita rurale, è destinata solo alla preghiera e alla procreazione. La protagonista, Mintonia, appare da subito come il personaggio adatto a rompere questo circolo vizioso autoperpetuantesi. Sceglie da sé il proprio marito, Micheddu, che, come lei, non ama sottomettersi al potere. Costretto alla latitanza, verrà ucciso e smembrato orribilmente. Rimasta sola con un figlio da crescere, Mintonia brucia dal desiderio di vendicarsi uccidendo il mandante, Centini. Riesce a introdursi nella casa del brigadiere e, dopo averlo sedotto, lo accoltella a morte. Subito dopo, scappa in Argentina. Se la violenza dovesse trionfare, tutto finirebbe così. Invece Mintonia, seppur colpevole, diventa il motore del cambiamento: accortasi di essere rimasta incinta di Centini, decide di tenere il bambino. Cresce dunque i suoi due figli, l’uno del marito vendicato, l’altro del mandante ucciso, come fratelli. La vendetta non ha più senso, il peso del rimorso è un prezzo troppo caro da pagare: il perdono rappresenta l’unica via di fuga dalla spirale di sangue.

Tratto da “La vedova scalza” di Salvatore Niffoi 

 

Theandric nasce nel 2001, quando Gary Brackett (autore e regista) e Maria Virginia Siriu (attrice e regista, con un forte interesse per la filosofia) si incontrano e iniziano a collaborare.

L’obiettivo di THEANDRIC è la ricerca di un nuovo linguaggio teatrale in relazione con il ruolo sociale. Il teatro come un utile strumento che può portare l’uomo contemporaneo alla profonda critica e riflessione.

L’obiettivo principale di questa riflessione è la nonviolenza come soluzione di conflitti personali, sociali e politici. La nonviolenza è una scelta di vita personale e una scelta nel lavoro teatrale. Questa segue due filoni principali: performance con la nonviolenza come tema principale e laboratorio nel quale si induce il partecipante a sviluppare una personalità nonviolenta attraverso tecniche teatrali.

Illustration by: admin

Regia:

Maria Virginia Siriu

costumi:

Marilena Pitturru, Salvatore Aresu

musiche:

Menhir

maschere :

Marilena Pitturru

con:

Carla Orrù, Fabrizio Congia, Marco Secchi, Andrea Vargiu

Category:

edizione 2022